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LeoVegas Group e il Karolinska Institutet insieme contro il gioco patologico

Gruppo LeoVegas e Karolinska Institutet insieme contro il gioco patologico

Il Gruppo LeoVegas annuncia il lancio di un gruppo di ricerca scientifica per la prevenzione e il trattamento del gioco patologico, in collaborazione con il Karolinska Institutet.

Il Gruppo LeoVegas, azienda proprietaria dell’omonimo e celebre LeoVegas casino, ha annunciato mercoledì scorso il lancio di un gruppo di ricerca scientifica per la prevenzione e il trattamento del gioco patologico, in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze Cliniche del Karolinska Institutet, prestigiosa università di Stoccolma.

Il programma, come descritto nel comunicato ufficiale, durerà quattro anni e si pone come obiettivo principale una migliore comprensione del fenomeno del gioco patologico, allo scopo di individuarne i sintomi e trattarli in maniera sempre più tempestiva ed efficace.

Il Gruppo svedese, da sempre attento alle dinamiche del Gioco Responsabile e non nuovo ad iniziative del genere, finanzierà le ricerche per garantire la necessaria libertà e indipendenza accademica all’Istituto e fornirà anche dati anonimi sul comportamento dei propri giocatori.

“Il Gioco Responsabile è una nostra priorità” – ha affermato Gustaf Hagman, CEO di LeoVegas Group, il quale aggiunge: “…crediamo che l’intero settore debba assumersi maggiori responsabilità e contribuire a una migliore conoscenza dei problemi legati al gioco d’azzardo, in modo da minimizzarne i rischi. Siamo orgogliosi di poter collaborare con il Karolinska Institutet e di portare avanti questa importante ricerca, con la speranza che le autorità competenti possano utilizzare i risultati che acquisiremo per far fare un passo in avanti all’intera industria del gioco”.

Alle parole di Hagman hanno fatto seguito le dichiarazioni di Philip Lindner, Professore Associato alla guida del gruppo di ricerca del Karolinska Institutet: “In qualità di ricercatori, è nostro dovere contribuire alla diffusione di quelle conoscenze che possano essere d’aiuto alla società. Questa collaborazione ci permette di mettere le mani su informazioni che mai prima d’ora erano state a disposizione della ricerca scientifica. Ci auguriamo quindi che questa ricerca ci porti presto nuovi strumenti per identificare i giocatori a rischio e aiutarli tempestivamente”.

Di seguito il link al comunicato ufficiale.